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Frammenti da una Eneide
Foro di Augusto
I edizione: luglio 2000
Frammenti come schegge, illuminazioni, assaggi, distillazioni di umori, del più grande Poema della latinità.
Se "Una odissea" è sinonimo di un avventuroso viaggio verso la conoscenza, allora "Una eneide" diviene sinonimo di un drammatico viaggio alla ricerca di una terra: è l'emigrazione di un popolo, la sua lotta per l'integrazione, la speranza di creare una nuova cultura. E il Popolo Romano è una stirpe nata dalla fusione di mille culture e pagata con il prezzo della tragedia, dell'amore, del sangue.
Quindi Enea non è più l'eroe, ma l'uomo diviso tra "saggio" e "usurpatore": egli non desidera conquistare una terra, ma gli dei lo esigono, il destino lo impone. Allora Enea diviene il Pio Enea perché solo la "pietà" è il sentimento salvifico: la "Pietas" virgiliana, quel sentimento che, diventato coscienza, fa accettare la realtà anche se è cocente dolore.
Come le pietre del Foro che accoglie lo spettacolo sono i resti della grandezza dell'Imperatore che lo ha voluto, Augusto, così le parole di Virgilio sono frammenti lasciati da ricomporre al nostro sentimento, perché la coscienza ne abbia memoria.
ATTORI: Piero Caretto, Adriana Alben, Massimiliano Benvenuto, Alessio Caruso, Sebastiano Colla, Martino Duane, Antonio Merone, Francesca Romana Succi, Daniela Tosco
LOTTATORI: Gabriele Tabili, Giuseppe Vagnarelli
FIGURANTI: Rosanna Bellizzi, Francesca Codelupi, Beatrice Pascali
MUSICHE: Marco Schiavoni
AMBIENTAZIONE SCENICA e COSTUMI: Massimo Marafante
IDEAZIONE E REGIA: Roberto Marafante
Fonti letterarie:
VIRGILIO L'Eneide
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